La guerra dei pixel

Andrea Zanni
11 min readNov 20, 2018

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Quest’articolo è una libera traduzione di When the pixels collide, pubblicato il 4 aprile 2017 da sudoscript.

Lo scorso weekend, è accaduto un evento importante per la Storia dell’Uomo.

Per il 1° di aprile, Reddit ha lanciato un piccolo esperimento. Ha fornito ai suoi migliaia di utenti, che sono tutti anonimi, una tela digitale, completamente bianca, chiamata Place.

Le regole erano semplici. Ogni utente poteva scegliere un pixel, con 16 colori disponibili, e posizionarlo ovunque nell’area di disegno. Ogni utente poteva mettere tutti i pixel che voleva, ma avrebbe dovuto aspettare qualche minuto fra l’uno e l’altro.

Nelle successive 72 ore, ciò che accadde fu a dir poco miracoloso. Un’opera d’arte collaborativa che stupì anche i suoi inventori. Nato da un paio di semplici regole, una singola tela immacolata e senza nessun piano, questo è stato il risultato:

Ogni pixel che vedete qui sopra è stato posizionato a mano. Ogni icona, ogni bandiera, ogni meme sono stati creati accuratamente da milioni di persone che non avevano nulla in comune tranne una connessione Internet. In qualche modo, quello che è successo a Reddit in quelle 72 ore è stata la nascita dell’Arte.

Ma come è successo?

Ho seguito l’evoluzione di Place da vicino, ma non posso rendere giustizia alla storia che c’è stata dietro con queste poche parole. Sono accaduti innumerevoli drammi — innumerevoli idee, lotte, battaglie — di cui non so nulla. Eventi sparpagliati in forum minuscoli e nelle chat private, accaduti tutti insieme, incessantemente, per tutto il tempo. Impossibile tenere traccia di tutto. Fra l’altro, ho dovuto anche dormire.

Ma il punto importante è che, in qualche maniera basilare, la storia di Place è una storia eterna, una storia sulle tre forze di cui l’umanità ha bisogno per rendere possibili l’Arte, la Creazione e la Tecnologia.

I creatori

Per primi, sono arrivati ​​i Creatori. Erano gli artisti per cui la tela bianca era un’opportunità irresistibile.

Quando è stato lanciato Place, senza preavviso, i primi utenti hanno iniziato a posizionare i pixel a caso, solo per vedere cosa potevano fare. In pochi minuti, i primi schizzi apparvero sullo spazio bianco. Rozzi e immaturi, assomigliavano a dipinti primitivi, il segno insicuro di artisti che stavano appena distendendo le ali.

Anche da questi umili inizi, i Creatori si accorsero rapidamente che i pixel detenevano un grande potenziale. Ma lavorando da soli, in maniera autonoma, potevano posizionare solo un pixel ogni 5 o 10 minuti. Creare qualcosa di complesso richiedeva troppo tempo — e sempre con il rischio di veder rovinato il proprio lavoro da qualcun altro. Per fare qualcosa di grande, avrebbero dovuto lavorare insieme.

Questo è il momento in cui a qualcuno è venuta in mente la geniale idea di creare una griglia. L’idea era semplice: sovrapponendo il disegno ad una griglia, come fosse un quaderno a quadretti, si poteva indicare facilmente dove ciascuno dei pixel doveva andare. Come primo disegno, scelsero di creare uno stupido meme, perfetto per l’umorismo adolescenziale di Reddit. Decisero cioè di disegnare Cazzoculo.

I Placetions (il nome che gli utenti di r/place si erano dati) si misero rapidamente al lavoro. Non ci volle molto: Cazzoculo si è materializzato in pochi minuti nella parte in basso a sinistra della tela. Fu così che Place ha partorito la sua prima Opera d’Arte collaborativa.

Ma i Creatori non si sono fermati qui. Hanno aggiunto anche altre appendici alla loro creatura, hanno aggiunto i colori, e hanno tentato di metamorfizzare la loro creazione in Cazzofarfalla. Dietro la stupidità della scelta, però, si poteva scorgere in nuce quello stava per arrivare. Un indizio, un seme. La prima onda che annuncia lo tsunami.

Non è successo tutto in una volta. I Creatori hanno iniziato in fretta a sentirsi eccitati dal potere che avevano. Dall’altra parte della tela, all’angolo opposto di Cazzoculo, un piccolo Charmander prese vita. Ma una volta che il Pokemon drago era stato disegnato, un cazzo enorme ha iniziato a crescere al posto della sua zampa, e poi un’altro e un’altro ancora.

E questo non era stato previsto. Alcuni Creatori cercarono freneticamente di rimuovere i vandalismi, chiedendo a tutti di non “deturpare” la loro arte, ma altri continuarono a fare modifiche e aggiungente.

All’improvviso, sembrò che Place sarebbe stato un esperimento di breve durata, seguendo un “principio di minima sorpresa”, su internet. Lasciati a se stessi, i Creatori minacciavano di trasformare tutto Place in una gigantesca fantasia fallica. Che era la cosa più naturale del mondo, d’altronde.

Il problema era forse meno di immaturità quanto più della complessità fondamentale del processo creativo. Ciò che i Creatori stavano iniziando ad capire era qualcosa che sarebbe diventato il vero argomento determinante di Place: troppa libertà porta al Caos. La creatività ha bisogno di limiti, tanto quanto ha bisogno di libertà.

Quando tutti possono modificare la tela, modificando qualsiasi pixel possibile su Place, come è possibile non arrivare immediatamente alla confusione più totale?

I protettori

È a questo punto che è emerso un altro gruppo di utenti, determinato ad affrontare questo problema.

Ma come i primi Creatori, non erano ancora consapevoli del loro scopo sulla grande tela bianca. Invece, hanno iniziato con un unico obiettivo: la conquista del mondo.

Formarono alcune Fazioni attorno ai colori, che usarono per conquistare più spazio possibile. L’Angolo Blu fu tra i primi a nascere, e di gran lunga il più vasto. Cominciò nell’angolo in basso a destra e si diffuse via via come una pestilenza. I suoi seguaci si identificarono con il colore, sostenendo che il loro destino fatale era quello di conquistare Place. Pixel per pixel, hanno iniziato a trasformare questa vocazione in realtà, conquistando follemente l’ampio spazio aperto.

L’Angolo Blu non era solo. Un altro gruppo avviò un Angolo Rosso sull’altro lato della tela, rivendicando un orientamento politico di sinistra. Un altro ancora generò il Reticolo Verde, costruendo un disegno a pois bianchi e verdi. Sostenevano di avere un’efficienza superiore, dato che al contrario delle altre fazioni dovevano colorare solo la metà dei pixel.

Non passò molto tempo prima che le Fazioni colorate iniziassero a sovrascrivere i disegni dei Creatori. Charmander fu tra i primi luoghi di battaglia. Mentre l’Angolo Blu iniziava a sovrascrivere i Pokemon con la sua peste celeste, i Creatori capirono che dovevano alzare la testa dalle loro stupide scaramucce falliche e iniziare a fronteggiare la più urgente minaccia che era già giunta alle loro porte.

Combatterono, sostituendo ogni pixel blu con il loro. Ma i numeri gli erano contro. Con una missione semplice e chiara — l’espansione — , l’Angolo Blu comandava un esercito molto più grande di quanto i Creatori potessero radunare. Così loro si videro costretti a fare l’unica cosa che potevano ancora fare: chiedere misericordia.

In qualche modo, questo colpì alcuni membri della fazione dell’Angolo Blu, che iniziarono a discutere. Qual era il loro ruolo in relazione all’Arte? Uno di loro scrisse: “Dato che la nostra marea blu copre inevitabilmente tutta la tela, da un bordo all’altro, dovremmo avere pietà per le altre Opere d’Arte che incontriamo sul nostro cammino?”

Questa era una domanda che ogni Fazione colorata, a turno, dovette affrontare. Con tutto il potere del loro zelo espansivo, cosa dovevano fare con l’Arte che avrebbero incontrato?

Decisero così, tutti insieme, che l’avrebbero preservata. Una dopo l’altra, ciascuna delle Fazioni colorate cominciò a girare attorno alle Opere d’Arte, piuttosto che ricoprirle.

Questo fu un punto di svolta. Le Fazioni colorate, senza un capo, senza un piano che non fosse l’espansione, si erano trasformate in magnanimi Protettori.

Ancora nessun lieto fine

Finalmente in pace con l’orda di colori famelici, i Creatori tornarono alle loro creazioni. Iniziarono a renderle più complesse, aggiungendo un elemento dopo l’altro.

Cominciarono ad usare un font alto 3 pixel per scrivere dei testi. Una stupida storiella su Star Wars che era stata abbozzata assunse la sua forma definitiva, diventando una delle opere d’arte più importanti di Place.

Altri formarono collettivi di Creatori attorno a progetti comuni. Organizzandosi in piccoli subreddits, pianificarono strategie e procedure condivise.

Uno dei più riusciti fu un gruppo che aggiunse una barra delle applicazioni stile Windows 95 sul fondo di Place, con tanto di pulsante Start nell’angolo.

Un altro fu Placehearts. Iniziarono soltanto con pochi cuori, imitando quelli dei vecchi videogiochi bitmap, come Zelda. Verso la fine, si erano allungati per più di metà della tela, in una serie di bandiere e disegni abbaglianti.

Naturalmente, c’era anche un gruppo dedicato a Van Gogh .

Ma non tutto filava liscio. I Protettori, di cui inizialmente i Creatori avevano accolto la conversione con sollievo, erano diventati tiranni che dettavano cosa poteva e non poteva essere fatto. Non passò molto tempo prima che i Creatori iniziassero a innervosirsi sotto il loro dominio.

Nel frattempo, risolto il principale problema di salvare o meno le Opere, le Fazioni dei Protettori si rivolsero l’una contro l’altra, costringendo i propri seguaci a scegliere da che parte stare. Furono battaglie epiche, con scontri feroci fra le fazioni. In quella situazione, avevano poco tempo per prestare attenzione alle patetiche suppliche dei Creatori che volevano l’approvazione per Nuova Arte.

Le lotte tra i Protettori intanto diventavano cattive. Un canale Twitch esortò i propri followers ad attaccare l’Angolo Blu con il colore Viola. Ci furono piani di battaglia, e accorati, disperati appelli. Ci furono anche falsi attentati terroristici, in cui i seguaci di un Colore posizionavano pixel del colore opposto all’interno del proprio, così da poter gridare alla rottura della tregua e poter legittimamente contrattaccare.

Ma il problema più grande di tutti era una delle poche, ma dure regole del gioco: Place era fisso, non poteva espandersi. Era una risorsa scarsa, un terreno sempre più popolato. Con le Fazioni impegnate in una massiccia battaglia tra di loro, i Creatori iniziarono a realizzare che non c’era spazio per creare nuova Arte.

Le bandiere dei paesi del mondo, per esempio, avevano iniziato a emergere praticamente da subito. Ma mentre crescevano e si moltiplicavano, iniziarono a sbattere l’una contro l’altra.

Proprio al centro della tela, nella terra di nessuno, senza Protettori a cui appellarsi per una mediazione, Germania e Francia si impegnarono in un’epica battaglia che scosse tutto Place.

All’improvviso, un mondo che era stato salvato dai suoi primitivi inizi sembrò soccombere sotto i colpi della guerra. Ci furono frenetici tentativi di diplomazia tra tutte le parti. I leader dei Protettori e dei Creatori si incontrarono nelle varie chat room, ma non riuscivano a negoziare nulla, litigando e basta.

Quello di cui c’era bisogno era un cattivo su tutti potessero essere d’accordo.

I distruttori

Enter the Void.

Cominciarono su 4chan, il fratellastro cattivo di Reddit. Non passò molto tempo prima che i troll del buco nero più famoso di Internet prendessero nota di ciò che stava accadendo su Reddit. Era un’occasione troppo buona per lasciarsela passare. E così si rivolsero al colore più vicino al loro cuore — il nero. Diventarono Void, il ​​Vuoto.

Come una macchia di sangue scuro che si diffondeva lentamente sulla tela, i pixel neri iniziarono ad emergere dal centro di Place.

All’inizio, altre Fazioni colorate cercarono di allearsi con loro, credendo ingenuamente che la diplomazia avrebbe funzionato. Ma fallirono miseramente, perché il Vuoto era diverso.

Il Vuoto non era un protettore. A differenza delle Fazioni colorate, non professava lealtà nei confronti dell’Arte. I seguaci del Vuoto sostenevano un nichilismo distruttivo, egualitario, sotto un unico slogan: “il Vuoto consumerà tutto”. Non volevano “partecipare”. Volevano solo dipingere il mondo di nero.

Questo era esattamente la scossa di cui Place aveva bisogno. Mentre i Creatori erano impegnati a combattersi l’un l’altro, e i Protettori facevano a gara per chi controllava il pezzo di tela più lungo, una nuova minaccia — una vera minaccia — era emersa sotto il loro naso.

Contro il pericolo dell’estinzione di massa, si unirono per combattere il Vuoto e salvare la loro Arte.

Ma il Vuoto non era facile da sconfiggere, anche perché Place ne aveva bisogno. Aveva bisogno di Distruzione affinché la nuova Arte, arte migliore, emergesse dalle sue ceneri. Senza il Vuoto, non c’era nessuna forza per ripulire la vecchia Arte.

E così, che fosse voluto o meno, il Vuoto diede vita ad alcune dei più grandi Opere d’Arte di Place.

Prendete, ad esempio, la parte centrale della tela. Quasi da subito, fu una delle aree più contestate sulla mappa. Di volta in volta, i Creatori avevano cercato di rivendicare il territorio per conto proprio. Prima con le icone. Poi con un tentativo coordinato di disegnare il prisma dei Pink Floyd .

Ma il Vuoto li mangiò tutti. Opera dopo Opera finì sacrificata all’eterno appetito del Caos.

Eppure, questo era esattamente ciò di cui aveva bisogno Place. Distruggendo l’arte, il Vuoto costrinse i Placetions a inventarsi qualcosa di meglio. Sapevano di poter superare la rivoluzione. Avevano solo bisogno di un’idea abbastanza buona, che avesse abbastanza spinta e sotto la quale si potessero radunare più persone possibili, per battere il mostro nero. Un’idea, una bandiera. Scelsero la Bandiera Americana.

Nell’ultimo giorno di Place, una coalizione estremamente improbabile si unì per sconfiggere il Vuoto, una volta per tutte.

Erano persone che altrimenti si sarebbero saltate alla gola, ogni giorno — sostenitori di Trump e progressisti, democratici e repubblicani, americani ed europei. Si riunirono per costruire qualcosa insieme, in un angolo di Internet, dimostrando, in un’epoca in cui tale cooperazione sembra impossibile, che l’impossibile a volte non lo è.

Gli antichi avevano ragione

L’esperimento di Reddit finì poco dopo. Ci sono così tante altre storie nascoste nelle dozzine di subreddits e nelle chat che spuntarono come funghi attorno a Place. Per ogni opera d’arte di cui ho parlato, ce ne sono altre centinaia sulla tela finale. Forse la cosa più sorprendente è che su uno spazio anonimo, senza esclusione di colpi, su Internet, non ci siano stati affatto simboli razzisti o violenti sulla tela finale.

È un bellissimo cerchio di Arte, di Vita e di Morte. E non è la prima volta nella nostra storia che l’abbiamo visto.

Molti millenni prima di Place, quando l’umanità stessa era ancora nella sua infanzia (quella vera, non quella di Reddit), i filosofi indù teorizzarono che i Cieli fossero abitati da tre divinità in competizione, ma necessarie, che chiamarono Trimurti. Erano Brahma il Creatore, Vishnu il Protettore e Shiva il Distruttore.

Senza anche solo uno di essi, l’Universo non sarebbe esistito. Perché ci fosse luce, ci doveva essere buio. Perché ci fosse vita, doveva esserci la morte. Perché ci fosse creazione e arte, ci doveva essere distruzione.

Negli ultimi giorni di Place, la visione degli antichi si è dimostrata davvero profetica. Nel modo più inquietante, Reddit ha dimostrato che la creazione umana richiede tutte e tre le cose.

La tela finale

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Andrea Zanni

Digital librarian, former president of Wikimedia Italia. I work with books and metadata.